Alessandro Pessoli è un artista interdisciplinare che si è imposto all'attenzione internazionale per il suo immaginario fortemente espressivo, attingendo sia alla sua intima, spesso inconscia, narrazione personale, sia a considerazioni più ampie sullo stato della cultura visiva contemporanea e alla storia dell’arte. Utilizzando una varietà di mezzi, dalla pittura al disegno, dagli stencil alla terracotta, Pessoli impregna le sue tele e le sue sculture con una grande ricchezza di immagini, tutte collegate da una forte intensità emotiva. Le sue composizioni apparentemente caotiche risultano ad un'analisi più attenta accurate e talvolta fotorealistiche. Attraverso l’utilizzo di una tavolozza che spazia dai colori brillanti a quelli più onirici, i suoi lavori si mantengono in bilico tra divertimento e grottesco, aprendosi a una riflessione ironica e quasi selvaggia sul contemporaneo.

Il recente corpus di opere di Pessoli ha una tendenza celebrativa, nonostante le figure che rappresenta ci trasmettano in prima battuta un senso di tormento tra il reale e il metafisico. Attraverso un approccio metaforico e simbolico che accenna a tratti ad una visione infantile, l'universo di Pessoli è intriso di colori opulenti e mescola elementi e iconografie di origini differenti e tra loro lontani. Sono le divergenti progressioni emotive delle narrazioni di Pessoli a tenerci immersi nel suo intricato paesaggio visivo. Rispetto alle tematiche trattate, si nota come sempre si ricada nelle grandi questioni esistenziali, potremmo dire bibliche: la vita, la morte, il desiderio, il sesso, la gioia, la tristezza, la speranza, la paura, e tutti i perché sottintesi.