“ […] Il procedimento pittorico è sempre il risultato di una ricerca del non visto, del desiderato, del lampo d’occhio. I dipinti di Rosenthal sono così insoliti che è quasi inevitabile chiedersi come siano nati. Come e perché questo o quel segno si trova in quel punto preciso della tela o dello spazio del dipinto? (perché, ricordiamolo, la tela e il dipinto non sono la stessa cosa). […] Il procedimento adottato da Rosenthal comprende sia l'aggiungere che il sottrarre: ciò significa fare uso di colori e solventi, ed è questa la “via di levare” che Michelangelo considerava determinante per il risultato finale. […]  Cosa succede quando ci troviamo di fronte a questi dipinti? Come può un'arte che sembra lavorare con qualcosa di molto prossimo al vuoto dare una tale idea di "pienezza"? Rosenthal libera più spazio rispetto agli altri pittori perché in quello spazio vuole vedere di più.”

Barry Schwabsky 2018